Il sistema digestivo del cane
I veterinari, col supporto delle ricerche scientifiche e le prove archeologiche, affermano che il sistema interno dei cani moderni è essenzialmente identico a quello dei predecessori che vivevano nella natura. I cani sono carnivori, dunque mangiano carni crude e ossa.
Dando un’occhiata alla struttura dentale dei cani, notiamo che i loro denti sono affilati come zanne per strappare e masticare la carne. Non hanno molari piatti, utili per tritare il cibo e spezzettarlo in modo da ingoiarlo più facilmente. I cani utilizzano i propri denti per tagliare il cibo in pezzi più piccoli, tutti abbiamo notato almeno una volta che il cane prova a ingoiare pezzi di carne troppo grandi, finendo poi per sputarli.
Non ci sono enzimi digestivi nella loro saliva, quest’ultima è prodotta solo per lubrificare e facilitare il passaggio di grossi pezzi di cibo nello stomaco. Per questo motivo è necessario dare ai cani dei cibi contenenti degli enzimi, presenti soltanto nei cibi crudi: il cibo cotto li distrugge, eliminando, così, tutti i benefici del caso e costringendo l’apparato digerente a lavorare di più.
Lo stomaco del cane è simile al nostro. La differenza principale sta nel fatto che la lunghezza del loro intestino (1 metro) è un decimo della lunghezza di quello di un uomo (9 metri) e il livello di acidità dello stomaco di un cane è molto più acido (pH di uno mentre negli uomini è tra 4 e 5). E’ questo acido, combinato con quello degli enzimi digestivi presenti nel cibo crudo, riesce a rompere il cibo e permette al cane di assorbire i nutrienti. Protegge, inoltre, l’animale da qualunque rischio di infezione dai parassiti ai batteri, presenti nel cibo crudo.
Le pareti del loro intestino contiene una micro flora, centinaia di specie di batteri e microrganismi, che favoriscono l’assorbimento di vitamine, minerali ed enzimi necessari ad aiutare nell’inibizione di problemi causati dai batteri nello stomaco. Combinati col basso pH, formano una barriera molto efficace contro le patologie: solo una piccola quantità di cibo per volta viene rilasciata negli intestini che, essendo corti, smaltiscono le scorie velocemente. Questo rende difficile la moltiplicazione dei batteri e la formazione di disfunzioni gastrointestinali.
A. Parti e Funzioni
Il processo digestivo negli uomini comincia in bocca, mentre nei cani direttamente nello stomaco: la bocca serve loro solo come passaggio per il cibo, in modo che possa raggiungere lo stomaco. E’ il dente, piuttosto, la prima parte del loro sistema digestivo.
L’apparato digerente del cane include i denti, l’esofago, lo stomaco, l’intestino tenue, l’intestino crasso e il retto. Anche il pancreas e il fegato contribuiscono al processo digestivo, ma non sono considerati parti dell’apparato digerente, dato che il cibo non entra in contatto con questi organi. Digerire cibo crudo non è un processo molto semplice, neppure per un cane: richiede acidi molto forti, in grado di rompere i componenti crudi. I cani ne hanno molti nello stomaco, in grado di aiutarli a rompere e digerire il cibo.
Osservando il proprio cane intento a mangiare, noteremo che non mastica il cibo quasi per niente: una volta che lo ha in bocca, il cane lo ingoia e a questo punto lo si può vedere divorare letteralmente il pasto. Il cibo passa attraverso l’esofago e raggiunge lo stomaco, dove gli enzimi iniziano il proprio lavoro di scomposizione, aiutati da insulina e glucagone prodotti dal pancreas, e dalla bile prodotta dal fegato. È proprio nel fegato che avviene la metabolizzazione di proteine e carboidrati.
Esofago
L’esofago di un cane è un piccolo tubo, simile a un calzino: connette la bocca direttamente allo stomaco, passa dal collo, dal petto e vicino al cuore del cane, si fa strada grazie al diaframma fino ad arrivare allo stomaco. I muri dell’esofago sono fatti di muscoli che si contraggono a onde, per aiutare il cibo a scendere: quando è vuoto, i muri dell’esofago collassano e creano uno spazio chiuso. I veterinari trovano difficile operare l’esofago, in quanto si trova in una cavità vicina al cuore ed è anche molto lento nella guarigione.
Stomaco
La struttura dello stomaco è predisposta naturalmente per accumulare grandi quantità di cibo: è qui che l’effettivo processo di digestione ha inizio. Il cibo, attraverso l’esofago, arriva nello stomaco tramite lo sfintere cardiaco. La superficie dello stomaco presenta piaghe gastriche che aiutano nel processo iniziale di digestione, rompendo il cibo e digerendolo. Il rivestimento dello stomaco produce enzimi e acidi che aiutano anche nella scomposizione del cibo, il quale, a questo punto, risulta parzialmente digerito (chimo). Dopo questa fase, passa al duodeno, parte dell’intestino tenue, generalmente in dodici ore dopo l’ingestione del cibo. Questo periodo è più breve nel caso di somministrazione di cibo crudo.
Intestino tenue
L’intestino tenue è la parte più lunga del tratto intestinale. Si trova tra lo stomaco e l’intestino crasso, è composto da tre parte chiamate duodeno, digiuno e ileo. È attraverso il duodeno che l’intero intestino tenue è collegato allo stomaco: è corto, ha ma una funzione essenziale nel processo di digestione. Come abbiamo già detto, la cistifellea e il pancreas hanno un ruolo molto importante nel processo di digestione, è grazie proprio al duodeno se possono svolgere la loro parte, mischiandosi al cibo.
Il digiuno è la porzione più lunga dell’intestino tenue e contiene piccole strutture, simili a dita, chiamate villi. I villi riescono ad allungarsi per raggiungere il cibo, favorendo l’assorbimento dei nutrienti.
L’ileo è la porzione più breve di intestino tenue, dove il contenuto del digiuno si riversa per raggiungere l’intestino crasso.
Intestino Crasso
L’intestino crasso è più ampio rispetto al tenue: è la connessione tra l’intestino tenue e l’ano, dove si formano e si accumulano i materiali fecali, in attesa di essere espulsi. La funzione più importante dell’intestino crasso è di assorbire l’acqua presente nelle feci, quando il corpo ha bisogno di acqua, in modo da mantenere l’idratazione costante. L’intestino crasso è composto dal cieco, dal colon, dal retto e dall’ano: il cieco non ha una funzione ancora riconosciuta, mentre il colon è la parte più lunga, che si conclude direttamente nel retto. I veterinari parlano di intestino crasso e di colon in maniera intercambiabile.
B. Tempi di digestione
Il tempo della digestione è una cosa molto importante da sapere, perché determina quando è il momento di portare fuori il nostro cane in modo da fargli assecondare gli stimoli naturali. Non è possibile rispondere con lento o veloce quando si parla di digestione, dato che il processo dipende da diversi fattori: prima di tutto, se il cane mangia velocemente – alcuni cani ingoiano tutto in cinque minuti. Poi se ci sono acidi abbastanza forti nello stomaco da permettere al cane di digerire tutto ciò che passa dalla bocca, carne, ossa, batteri, parassiti, ecc. Il tratto digestivo è inoltre molto corto, quindi il cibo crudo lo attraversa in appena 4–6 ore. La quantità di acqua che il cane beve ha a che fare anche con i movimenti intestinali e anche la temperatura svolge un ruolo importante nella digestione. Alcuni cani sono molto attivi d’intestino in maniera naturale, tuttavia, come ogni proprietario può confermare, ogni cane è unico e differente, anche se della stessa razza.